Sempre mi stupisce il rinascere della natura a primavera. Rami secchi rinverdiscono e gemmano fiori e foglie verdi, mentre il cielo riluce nel tepore del sole. Dove sembra regni la fine, riprende forte la vita. Anche se permane il mistero di ciò che continua a patire, della morte che sembra regina, del dolore che dilaga senza confini… SEMPRE NASCONO NUOVI FRUTTI!
Così, ancor più, mi stupisce il mistero del Signore. “Abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli… egli che sa prendere parte alle nostre debolezze, perché è stato messo alla prova in ogni cosa come noi” (cfr. Lettera agli Ebrei, 4, 14 ss.). Gesù ha vissuto da dentro l’inverno dell’uomo, Egli che “nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito” (5,7). Ecco allora l’invito accorato: “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno” (4,16).
Carissimi, dovunque ci troviamo, pur nelle fatiche che accompagnano il nostro cammino, forse con lacrime che rigano il volto o grida che salgono in alto, nelle debolezze fisiche e spirituali che ci appesantiscono: ACCOSTIAMOCI CON FIDUCIA AL TRONO DELLA GRAZIA!
Purché fiducia e abbandono siano “pieni”, senza timori, come ha fatto Gesù che, proprio per questo, è stato esaudito e salvato dalla morte. IN LUI RISORTO POSSIAMO TROVARE MISERICORDIA E GRAZIA, RIPRENDERE VIGORE, GUARDARE AVANTI.
E decidere ancora di amare come Lui ha amato, diventando seme che muore nella terra del vivere quotidiano, per dare molto frutto.
Grazie, amici e amiche, preghiamo gli uni per gli altri.
E BUONA PASQUA DI RISURREZIONE A TUTTI!
Don Luigi S. Pasqua 2023
