Diocesi di Como

Venti righe… Stai attento!

 

Quante volte me lo sono sentito dire! Da bambino, stai attento ad attraversare la strada… da adolescente, stai attendo agli amici che frequenti… a scuola, stai attento alle spiegazioni… da grande, stai attento a pagare le bollette alla scadenza giusta… stai attento a non prendere il virus! Insomma, adesso anche in chiesa mi ripetono: stai attento! “Gesù disse ai suoi discepoli: Fate attenzione, vegliate”: e non è uno qualsiasi a dirlo.

Stai attento! Potrebbe sembrare quasi una minaccia, un avvertimento portatore di chissà quali disgrazie: ti investe un’auto, ti bocciano a fine anno, ti fanno pagare la multa, ti becchi il Covid… ti faranno il giudizio finale e ti manderanno all’Inferno! Mamma mia…

Ma pensa un po’, a chi anch’io dico “stai attento”? La risposta è una sola: alle persone che mi stanno a cuore! Se mi interessa qualcuno, stai certo che non lo mollo davanti alle difficoltà e, anche se non è sempre facile, lo rincorro con le mie raccomandazioni. Magari “rompo” anche un pochino, ma ci penso, lo penso, desidero il suo bene.

Ecco allora il senso di questo avvertimento, che il Signore ci ripete all’inizio dell’Avvento, che non è semplicemente il tempo dei preparativi natalizi, tanto più in quest’anno così particolare.

Stai attento a cogliere il bene che ti voglio, ci dice Gesù. E magari dai uno spazio in più alla preghiera, io sono qui che ti aspetto. Stai attento a riscoprire l’essenziale della vita, guarda a che punto sei arrivato. Non farti rubare le cose che valgono, gli affetti e il cuore delle persone. Stai attento a chi ha bisogno e non perdere le occasioni di bene che ci sono anche oggi. E sono tante, se apri gli occhi. Le mani. Il cuore. Stai attento alle cose belle che ho fatto per te, al mondo che ho tessuto così colorato per farti stare bene. Te e tutti, senza eccezioni.

Stai attento, dunque, e scoprirai la gioia anche nelle piccole cose di ogni giorno.

Don Luigi