Diocesi di Como

Venti righe … Parole di speranza

 

Sempre più difficile. Ricoveri ospedalieri in aumento, contagi fuori controllo, morte e dolore per troppe persone. E poi le prospettive economiche a dir poco inquietanti. In questo contesto il vescovo Oscar ci scrive: una lettera “col cuore”, inviata a tutti i membri del Sinodo diocesano. Mi permetto di chiedere in prestito queste parole e di girarle anche a voi. Sono una riserva di speranza, da bere a piccoli sorsi, per non fermarsi nel cammino. (Il testo completo sul sito Internet della Diocesi).

“Le difficoltà di mantenere relazioni interpersonali crescono sempre di più: c’è il sospetto di sentirci contagiati gli uni dagli altri. Emerge di nuovo tutta la nostra vulnerabilità e fragilità, i limiti e l’impotenza umana di fronte alle forze della natura: siamo esposti alla paura e alla solitudine, con il pericolo di chiuderci ancora di più in noi stessi. Tuttavia non possiamo dimenticare di essere parte di una grande famiglia, che non può rinunciare ad un altro tipo di “contagio”, che è quello dell’amore, della vicinanza, della solidarietà, della presa in carico dei nostri fratelli, così da vivere questo periodo come una opportunità di comunione. Una consolante verità che deve risuonare in noi come credenti è la certezza della fedeltà incrollabile di Dio, la presenza permanente tra noi del Signore risorto, che come ai due discepoli sulla strada di Emmaus, ci fa ardere il cuore e mentre ci accompagna lungo questi tempi dolorosi con la sua Parola e spezza il Pane eucaristico per noi, continua a sussurrarci nel profondo: “Non abbiate paura!”. Riconosciamo il Signore Gesù vincitore del peccato e della morte, Lui che ha vinto il mondo, così che “con Dio la vita non muore mai”. Queste consolanti certezze di fede ci liberano dall’attaccamento a noi stessi, dal rifugio nel privato, ci incoraggiano nel prenderci cura degli altri, ma anche nel continuare a sperare in un futuro vissuto insieme, in un modo nuovo. A partire dalla situazione drammatica del tempo presente, impegniamoci a passare “dalla globalizzazione dell’indifferenza alla globalizzazione della fraternità”, trasmettendo ragioni di vita e di speranza.”

E infine un invito: “Poiché tutto parte dalla fede in Dio che regge il mondo e lo governa con la ricchezza della sua misericordia, vi propongo un momento forte di preghiera, nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, domenica 22 novembre 2020.”

Ogni comunità è invitata ad organizzare questo appuntamento: non mancheremo, vescovo Oscar!

Don Luigi

 

Testo completo della lettera del vescovo Oscar