Diocesi di Como

Nota circa le prime domande sulle attività estive

Negli ultimi giorni si inizia a sentire domande circa le attività estive, domande a cui non è possibile, al momento, dare una risposta precisa e definitiva.

Infatti, è difficile prevedere la situazione epidemiologicae l’evoluzione normativa dei prossimi mesi. Si precisa, pertanto, quanto segue.

Le attività dell’oratorio estivo presumibilmente seguiranno un Protocollo simile a quello adottato lo scorso anno per l’estate ragazzi“Summerlife”: valutazione della capienza degli spazi per la definizione dei numeri, attività senza contatto per piccoli gruppi triage all’ingresso, necessità di distanziamento, mascherina e cura dell’igiene delle mani, presenza di volontari maggiorenni, piccoli gruppi anche per gli animatori (1415enni).

Ad oggi, non sappiamo quale sarà l’esatto rapporto richiesto tra adulti e minorenni (lo scorso anno era 1 a 7 per le elementari, 1 a 10 per le medie e le superiori) né l’età minima richiesta per essere coinvolti come animatori all’interno dei piccoli gruppi (lo scorso anno era di 16 anni). È probabile che il Protocollo sarà definito da una legge o un decreto dello Stato e da un’ordinanza regionale. Non appena questi atti saranno promulgati, la Pastorale giovanile diocesana provvederà a darne tempestiva notizia.

Ad oggi, non abbiamo alcuna certezza circa la possibilità di svolgere le vacanze estive di gruppo per minorenni. Qualora una

A d oggi, non abbiamo notizia di una probabile obbligatorietà di tamponi periodici o quotidiani per i partecipanti alle attività estive delle Parrocchie.

Si precisa che, anche qualora si decidesse volontariamente di usare questi strumenti diagnostici, è probabile che il Protocollo non potrà subire variazioni e pertanto dovranno essere comunque mantenute le misure consuete (mascherine, distanziamento, cura dell’igiene delle mani, piccoli gruppi … ).

Ad oggi, non abbiamo notizia di una qualche priorità nell’accesso ai vaccini di educatori e operatori delle attività estive di Parrocchie o altri enti che non svolgano attività scolastica. Questo l’Ufficio diocesano preposto si impegna a seguire la questione e ad avvisare tempestivamente le Parrocchie nel caso in cui l’autorità civile decida di procedere in tal senso.