Diocesi di Como

Venti righe (o forse quaranta). Là dove c’era l’erba…

 

… ora c’è una città! Così cantava Celentano nella celebre e autobiografica “Il ragazzo della via Gluck”. A più d’uno sarà venuto in mente questo ritornello, alla notizia che il verdeggiante campo di calcio dell’oratorio di Albate sarà sostituito da un più anonimo manto in erba sintetica! Certo, non ci sarà una città, come tristemente cantava l’Adriano nazionale, il campo di calcio resta e sarà pure verde. Ma perché questa scelta? E a quale prezzo? Dopo tanti anni e migliaia di ragazzi che hanno calcato questo terreno…

Già da tempo il glorioso campo “a undici” dell’oratorio non poteva più svolgere pienamente la sua missione. Nuove regole sportive permettevano l’uso solo a squadre al massimo di 9 giocatori, lasciando alle squadre a 11 il vicino “Gigi Meroni”. Il campo, usato per le partite e gli allenamenti dalle squadre dell’Albatese, nata e cresciuta nel grembo materno dell’oratorio, è sempre servito anche per tutte le altre attività ricreative e sportive legate alla parrocchia. In primis il mitico Grest, negli assolati mesi estivi. E dunque?

Il vero problema di un campo bello in erba è la sua manutenzione! Ogni anno, pena l’impossibilità di usarlo nella stagione successiva, i mesi di agosto e settembre richiedono uno stop forzato, il livellamento del terreno, “arato” dai tacchetti delle scarpe da calcio, una semina quasi totale e tonnellate di acqua per far crescere la preziosa erbetta. Costo reale: circa 12.000/13.000 euro a stagione. Ormai quasi solo le squadre dei professionisti del pallone possono permettersi il lusso dell’erba naturale in così grande profusione. Ecco allora il progetto – già attuato da molte società sportive ed oratori – di trasformare il campo attuale in un più pratico campo “sintetico”, visti i notevoli progressi tecnici che rendono molto fruibile questo tipo di fondo. Problema: il costo dell’intervento. Tutto compreso – rifacimento del fondo e adeguamento degli scoli per la pioggia, nuovo manto (non si tratta di semplici fili di plastica, basti pensare che un eventuale smaltimento della superficie può essere completamente compostabile!), recinzione e adeguamento della illuminazione… – parliamo di 130.000 euro. Bisogna aspettare tempi migliori.

Ma ecco la sorpresa: il dono inaspettato alla U. S. Albatese da parte di un facoltoso benefattore che, memore di trascorsi in quel di Albate, ha deciso di finanziare l’opera con un bonifico di 100.000 euro. Un bel gol, non c’è che dire! Al quale si è aggiunta la decisione della stessa Albatese di aggiungere i rimanenti “soldini”, necessari per completare tutti i lavori necessari. Dopo il passaggio formale della consultazione del Consiglio Affari Economici della parrocchia e della Curia diocesana, contestualmente alla firma di un contratto di comodato che regola i rapporti tra U. S. Albatese e Parrocchia, ecco il via ufficiale, fissato per lunedì 23 agosto. I lavori dureranno circa due mesi.

Qualche notizia aggiuntiva. Il campo avrà le misure di 66 metri di lunghezza per 44 m. di larghezza, consentendo lo svolgimento di gare fino a nove giocatori per squadra. Con le opportune righe e porte mobili si potranno svolgere anche contemporaneamente due partite, o allenamenti, con squadre a cinque giocatori (due campi di calcetto). Il campo avrà certamente bisogno di manutenzione ordinaria ogni anno, ma con costi almeno dimezzati rispetto a quelli attuali, notevole risparmio di acqua, tempo di stop alle attività ridotto a pochi giorni. La superficie sintetica è garantita per venti anni e permette l’uso anche in condizioni climatiche avverse (almeno saranno contente le mamme che non avranno più quintali di fango nelle lavatrici degli indumenti da gioco). La porzione di campo che rimarrà libera, verso via Venusti, rimarrà in erba e sarà comunque utilizzata come spazio per il gioco e gli allenamenti sportivi. Eventuali interventi in quel terreno (ipotesi di una palestra polifunzionale…) andranno discussi e programmati in altro tempo. La parrocchia resta proprietaria di tutta la struttura e la potrà usare, secondo gli accordi sottoscritti con Albatese, per tutte le sue attività di sport e gioco.

E a chi dice che forse c’erano spese più urgenti da sostenere? Dico che ha ragione! La parrocchia deve ancora pagare più di metà del finanziamento regionale per la ristrutturazione totale dell’oratorio, oltre ai costi sostenuti recentemente per la casa parrocchiale, gli uffici, la chiesa. Ma chi ha fatto il dono all’Albatese l’ha esplicitamente destinato a questo intervento e, a meno di rifiutare l’offerta, nessuno può destinare ad altro scopo quanto ricevuto. Piuttosto… prendiamo esempio! In questi tempi così difficili le offerte per le attività parrocchiali sono molto diminuite, è difficile sbarcare il lunario per tutti, certamente. Ma forse qualcuno può ancora mettere la mano al cuore… e al portafoglio, contribuendo alla salvaguardia di quelle strutture che servono per il bene di tutti. Per ridare ai ragazzi la gioia di correre dietro ad un pallone. Per dare agli adulti la serenità di potersi trovare in sicurezza in ambienti consoni. Per offrire a tutti la certezza di essere una grande famiglia, unita nel nome del Signore.

Grazie, e buona ripresa delle normali attività!

Don Luigi, parroco