Diocesi di Como

Venti righe… Natale coi tuoi

 

Un proverbio popolare dice che “Rosso di sera, bel tempo si spera”. Peccato che il “rosso”, sparato dal presidente Conte l’altro venerdì sera, sia quello di un nuovo lockdown nazionale. Certo meno duro di quello generale del marzo scorso, con tante eccezioni e distinguo, ma tant’è: nelle prossime feste siamo rossi! E il “bel tempo” del proverbio è rimandato all’anno prossimo. Speriamo. Anche perché il bollettino quotidiano dei contagi e, soprattutto, dei decessi, non lascia tranquillo nessuno. Nel nostro piccolo, dall’inizio del mese abbiamo già celebrato una ventina di funerali. Certo: non tutti sono mancati a causa del Covid, ma l’aumento dei morti c’è, eccome!

Il rosso del decreto del governo obbliga a cambiare anche un altro preverbio di stagione: “Natale coi tuoi” (e poi non ho mai capito perché “Pasqua con chi vuoi”: a me piace stare “coi miei” anche in primavera per festeggiare Cristo risorto!). Insomma, questo malefico 2020 lo ricorderemo anche per i cenoni negati e le trippe lasciate dal macellaio proprio in queste feste natalizie e di fine anno. Mi sa che anche molti tappi di spumante resteranno saldamente ancorati al collo delle bottiglie già pronte per l’ultimo…

Mi dispiace? Sì, molto, se penso alla bellezza degli affetti che danno sapore alla vita e che devono sempre essere riscoperti. La muffa dell’abitudine o della colpevole distrazione è sempre in agguato. Tanti incontri veri saranno persi: peccato davvero.

Mi dispiace molto meno quando penso alla pesante cornice che ha rivestito e soffocato il Natale di Gesù, insieme a tante altre ricorrenze della nostra fede. Tutto si risolve in battage pubblicitario e in consumo spasmodico e telecomandato, visite ai parenti comprese. Si salvi chi può!

Concludo. Se questo Natale ognuno saprà veramente incontrare “i suoi”, guardarli negli occhi senza farsi distrarre dai regali obbligatori di stagione. Se tra “i nostri” non dimentichiamo il Festeggiato, Gesù. Se invece di cenoni e viaggi sapremo ricordarci di chi veramente soffre, a partire da chi è ancora in ospedale a causa del virus, passando per i molti, qui e dovunque, che ogni giorno gemono. Ecco: se questo accadrà, non avremo sprecato una preziosa occasione di pulizia interiore e il “rosso” del decreto non sarà passato invano.

Don Luigi