Diocesi di Como

Venti righe… sulla Misericordia

Ormai tutti i fedeli sanno che la II domenica di Pasqua, al termine della Ottava che ci fa celebrare per otto giorni il mistero di Gesù risorto, è la “domenica della Divina Misericordia”. Così ha voluto Papa Giovanni Paolo II a partire dall’anno 2000. Da quando poi un altro papa, Francesco, ha voluto un anno intero di “giubileo straordinario” dedicato proprio alla Misericordia (a partire dall’8 dicembre 2015), il tema è diventato ricorrente. Se avete un po’ di tempo – e voglia! – andate utilmente a rileggere (fai click sul link) www.vatican.va/…/papa-francesco_bolla_20150411_misericordiae-vultus.html  
Personalmente mi ha segnato profondamente l’esperienza vissuta a Maccio di Villa Guardia, dove è stato istituito un santuario, che alla Santissima Trinità Misericordia è dedicato (volete che ve ne parli, qualche volta?).
Però, attenti: Misericordia è più che perdono! Che già sarebbe tanto, in verità. Perché tutti sappiamo come sia difficile passare sopra i torti subito, sorridere a chi ci è anche solo un po’ nemico, costruire insieme invece di distruggere. “Il nome di Dio è Misericordia” (titolo di un libro-intervista a papa Francesco, gennaio 2016). Che tradotto vuol dire: l’essere del Dio che ci ha svelato Gesù è in se stesso amore che si dona, carità che si abbassa, tenerezza che consola. Nella “comunione eterna” della vita Trinitaria. E nella Redenzione storica che si è compiuta con la Morte-Resurrezione di Gesù. Senza dimenticare il “bagno” (battesimo=” immersione”) dello Spirito che ci trasforma e ci fa partecipi della vita divina.
Immaginate una mamma col suo bambino piccolo e un po’ capriccioso. “Stai attento a non andare lì, perché ti fai male”. “Sì”, risponde il pierino di turno. Ma appena la mamma si gira, eccolo nei pericoli. E quando cade e piange, cosa fa la mamma? “Adesso arrangiati, te l’avevo detto!”. No, perché la sua “pancia” (le “viscere” dice la Scrittura) le manda un forte segnale e la mamma si precipita a sollevare il bimbo ferito, a consolarlo e a guarirlo dal suo male. Solo dopo lo correggerà perché non si metta più nei pericoli.
Ecco: Dio (molto più che una madre terrena!) così ha fatto e continua a fare con tutti noi: Misericordia Infinita!

Don Luigi