Venti righe … il ministro

Pubblicato giorno 15 gennaio 2021 - Vita della Comunità - Archivio

Rientro dal funerale di don Mario Rampoldi (classe 1929, prete dal giugno 1952), celebrato nella chiesa di Muggiò, che fu la sua casa dal 1982 al 2008. Anche il vescovo Oscar, nell’omelia che trovate integralmente in questo sito, ha ricordato il soprannome con cui era conosciuto dai preti di Como, che lo avevano avuto come “vicerettore” in seminario: “Il ministro”.

Leggo da Wikipedia: “Ministro deriva dal latino “minister” (da “minus” – meno) che indicava una persona subordinata ad un’altra, il “magister” (maestro, da “magis” – più) e, più genericamente, chi era al servizio di un’autorità o un’istituzione”. Anch’io ho conosciuto don Mario, nel primo anno da me trascorso sul colle di Muggiò, in questa veste di “servizio all’istituzione” del Seminario. Nel suo ufficio c’erano alcuni armadi un po’ arruffati e pieni di quaderni, gomme e matite, fogli bianchi e dentifricio. Chi di noi avesse bisogno, trovava lì il minimarket sempre aperto per le esigenze scolastiche o sanitarie di ragazzi che, lontani da casa, dovevano imparare a cavarsela da soli. O meglio: con qualche aiuto “paterno” come, appunto, quello di don Mario. Che non ti dava solo delle cose, ma che ti trasmetteva un senso di serena accoglienza e di benevola comprensione. Quella, tutti mi dicono, che ha saputo portare in dote a Isola di Ossuccio al termine dei suoi vent’anni di seminario e poi, appunto, a Muggiò. Non più sul colle, stavolta, ma nella “tenda” voluta da don Aldo Fortunato per il nuovo quartiere alla periferia di Como.

Non so se avesse ancora il minimarket. Certamente aveva le mani aperte verso i tanti poveri che suonavano al campanello di casa. E anche la Panda, aperta di notte casomai qualche senza tetto avesse bisogno! E poi, soprattutto, teneva il cuore aperto con chiunque, bambino e anziano, giovane o “mamma” – come amabilmente chiamava le donne che incontrava – per vivere quello che “Il Ministro”, Gesù in persona, aveva insegnato: “Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore… il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire” (Mc 10, 43-45).

Servizio di padre e madre, di guida, di amico, di pastore buono. Grazie, don Mario, insegna anche a noi – e a tutti quelli che si proclamano “ministri” – come si fa a non tradire questo nome.

don Luigi