Venti righe …

Pubblicato giorno 29 maggio 2021 - venti righe, di don Luigi

Un viaggetto in ambulanza non si nega a nessuno, avranno pensato nei piani alti del cielo. Soprattutto se può farlo un parroco, anzi “biparroco”. Per cui anche questa volta un po ‘ di sirena e via, verso l’ospedale di Circolo a Varese, visto che gli altri ospedali erano già pieni. Due notti in barella al pronto soccorso e poi in reparto.

Già, ma cosa è successo? Un piccolo ictus, con problemi sul lato sinistro del corpo, che sembrava un nido di formiche rosse arrabbiate. Nessuna emorragia o problemi gravi, quelli dei piani alti avranno pensato che, tutto sommato, di qualche prete c’è ancora bisogno. Ora però qualche giorno di vacanze forzate sono il minimo richiesto. Due, forse tre settimane in una clinica di riabilitazione, tuta e scarpette, esercizi e riposo.

Proprio adesso! Tra battesimi e messe in oratorio, con qualche capatina anche nelle nozze che riprendono il largo.

A pensarci bene, non è mai il momento di ammalarsi. O forse lo è sempre, nel senso che nessuno è immortale, e che la fragilità fa parte del nostro dna di uomini e donne.

Dunque, non mi vedrete in giro per Albate o Muggiò e all’oratorio, o a messa, per qualche giorno. Non preoccupatevi troppo, non è la prima botta che prendo, cercherò di tornare in piena forma.

Vi ricordo nella preghiera, specialmente chi è ammalato o solo. E se vi scappa una Ave Maria anche per me, vi ringrazio.

A presto, vi benedico tutti. Grazie

Don Luigi