Piantare germogli, buona Pasqua!

Pubblicato giorno 16 aprile 2022 - venti righe, di don Luigi

Dopo la drammatica espeienza della pandemia del 2020 – senza celebrazioni religiose in presenza a causa del lockdown imposto dal Covid, appesi alle fragili speranze di ripresa economica e sociale dell’anno scorso, ecco irrompere un’altra Pasqua resa cupa dalle tremende immagini di morte e distruzione della guerra in Ucraina. Con prospettive di crisi alimentare in mezzo mondo e tensioni che frenano la già debole risalita. E il fumo acre delle bombe – con l’assurda corsa al riarmo degli eserciti, per quanto tempo ancora inquinerà i rapporti tra i popoli?

Eppure siamo chiamati, come credenti, a proclamare con ostinazione: Cristo è risorto, è vivo, la morte e il peccato sono sconfitti, Alleluia! Che significa: credo che sia possibile costruire il bene, tessere rapporti basati su giustizia, fraternità e amore, piantare germogli di vita. Anche sulle rovine fumanti della violenza e dentro alle contraddizioni di una storia che qualcuno si illude risanata dal male, o almeno dalle sue conseguenze più gravi.

Già, il male. Quello antico che è radicato dentro il cuore e genera morte, proprio quello per il quale Gesù, il Verbo fatto carne, ha offerto la sua vita. Anche lui è morto, sulla croce, torturato e gettato nella terra. Ma il suo gesto di amore – divino!, rivelato pienamente nella sua risurrezione, pone un nuovo inizio, una “ri-creazione” che solo la potenza di Dio può introdurre nel mondo. Un seme che fruttifica, e la storia di venti secoli ci ha già donato abbondanti frutti. Certo, nel bilancio complessivo sembrano più i rovi che i fiori. Sta a noi tornare a Lui, ritrovare luce e forza nel Vangelo e nel dono Eucaristico, camminare tra le spine piantando germogli, con l’audacia di chi ama e non si arrende.http://www.comunitalbatemuggio.it/wp-content/uploads/sites/1371/2022/04/Giornalino-Pasqua-2022-A4.pdf
Perché non siamo soli: è risorto!

“Morte e Vita si sono affrontate/ in un prodigioso duello. / Il Signore della vita era morto; / ma ora, vivo, trionfa.” Così afferma la “sequenza pasquale” – l’inno che si canta a Pasqua prima dell’Alleluia festoso.

Vi auguro di vivere lo stesso “duello”,

ogni giorno, consapevoli che

nel Signore risorto abbiamo già vinto.

Buona e santa Pasqua, carissimi!

 

Don Luigi, vostro parroco

 

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