Diocesi di Como

Che bello dire “grazie” per i doni di ogni giorno

da POPOTUS, inserto di Avvenire

Lunedì sarà la giornata mondiale della Gratudine: una ricorrenza ancora più importante nell’epoca Codiv.

Papa Francesco lo ripete spesso: le parole fondamentali per la vita in famiglia sono “permesso”, “scusa” e “grazie”. Quest’ultima è diventata particolarmente significativa negli ultimi mesi, da quando l’emergenza coronavirus ha risvegliato la gratitudine verso le persone che più si dedicano l benessere degli altri. Durante le settimane del lockdown, probabilmente, anche voi vi siete affacciati al balcone per applaudire ai medici, agli infermieri, ai commessi dei supermercati, a tutti coloro – insomma- e in modi diversi continuavano a lavorare per il bene della comunità. ecco perchè quest’anno la Giornata Mondiale della Gratitudine assume un’importanza cruciale. La ricorrenza cade il 21 settembre, lunedì prossimo, e ha una storia interessante. Negli Stati Uniti, come forse sapete, esiste già un Giorno del Ringraziamento, il così detto Thaksgiving Day, che viene tradizionalmente festeggiato il quarto giovedì di novembre. Nel 1965, durante il ricevimento per il Ringraziamento nella sede delle Nazioni Unite a New York, il maestro di spiritualità indiano Sir Chinmoy avanzò la proposta di istituire una festa simile in tutto il mondo L’idea venne accolta in molti Paesi, che si accordarono sulla data del 21 settembre. Nel 1977, infine, arrivò la decisione ufficiale dell’Onu, che introdusse la celebrazione a livello mondiale, Questa Giornata può essere una bella occasione per riflettere sui tanti motivi di gratitudine che ciascuno di noi ha nei confronti degli altri. Cominciando dalla famiglia, come ci invita a fare il Papa, e allargando poi lo sguardo al mondo intero. Senza dimenticare di chiedere “scusa” e “permesso”, si capisce.